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RIFLESSIONI SULL'AIKIDO. <E. BELLINI>




 

AI-KI-DO AI-Oltre ad "unione" significa anche "amore","armonia"con le leggi della natura. Apprendere l'Aikido significa comprendere le leggi naturali del movimento. Colui che pratica è chiamato ad un intenso lavoro teso alla costante ricerca dell'armonizzazione (awase) con l'azione del proprio partner (uke). Le tecniche quindi si ispirano a principi di filosofia naturalistica (il vortice dell'onda del mare)senza alcun contrasto o collisione con la potenza dell'attacco.Si comprenderà allora che la forza viene vinta non opponendosi ma adeguandosi all'azione che irrompe. Mettendo in sintonia il proprio movimento con quello dell'aggressore è possibile dirigere l'energia negativa dello stesso in maniera appropriata neutralizzandola e senza causare danni fisici.

KI-Significa "energia vitale" quindi non solo energia fisica ma anche energia psichica e mentale. Il fine dell'Aikido è di prendere coscienza della propria energia e di imparare a controllarla. Questa energia è la stessa che riempie l'universo e che nell'indirizzarla è la misura della sua vitalità: quando non c'è "KI" l'immobilità e la morte sopraggiungono. Tramite le tecniche dell'Aikido è possibile migliorare la propria salute fisica, acquisire un particolare autocontrollo ed una straordinaria energia interna, mantenendo la scioltezza giovanile e la serenità interiore.


DO-Significa "via" o cammino ma inteso come percorso e ricerca spirituale da compiere. Nell'Aikido questo percorso avviene attraverso quattro livelli di consapevolezza. Nel primo livello KO-TAI (che corrisponde a "corpo solido")l'obbiettivo è di saper padroneggiare il proprio corpo in maniera efficace e corrisponde all'acquisizione pratica della tecnica attraverso un attento studio eseguito passo dopo passo e facendo la massima attenzione alla precisione dei movimenti.

Nel secondo livello JU-TAI (che corrisponde a "corpo flessibile") l'esecuzione delle tecniche comincia ad essere flessibile:il corpo comincia a muoversi con disinvoltura e senza incertezze, si comincia a percepire nella tecnica il connubio tra chi attacca e chi si difende.


Nel terzo livello RYU-TAI (che corrisponde a "corpo fluido")si studia il momento in cui si fondono l'attacco e la difesa:l'esecuzione della tecnica diventa fluida ed in armonia con l'azione di attacco, non vi sono più pause o momenti di interruzione dell'azione, si dirige l'energia dell'avversario in modo continuativo facendola scorrere nella direzione appropriata.


Nel quarto livello KI-TAI (che corrisponde a "livello spirituale")si raggiunge la consapevolezza del momento in cui nasce l'attacco.Questo livello rappresenta la meta più alta a cui un Aikidoka può arrivare e vi giunge solo dopo un lungo percorso frutto di un continuo esercizio; esso rappresenta il culmine fino quasi a sfiorare la perfezione in quanto esiste la completa unione non solo fisica e mentale, ma soprattutto spirituale tra "TORI" e "UKE" il corpo non più vincolato nei suoi movimenti e la mente in sintonia con quella dell'avversario lasciano il posto allo spirito che può ora agire liberamente senza più vincoli di sorta.


L'Aikido compie un salto in avanti rispetto alle altre Arti Marziali poiché, senza perdere in efficacia, diventa un'arte Spirituale,le tecniche di difesa rappresentano infatti il "mezzo" per conoscere se stessi e comprendere come vivere:vincere o perdere non rappresenta la giusta Via alla conoscenza in quanto chi desidera essere imbattibile conserva uno spirito bellicoso e mantiene la propria aggressività.Vincere veramente significa sconfiggere lo spirito di discordia del nostro animo perchè ciò che desideri o cerchiamo di fuggire si trova dentro di noi.La vera forza sta nell'acquisire una forza interiore, mantenendo sempre la giusta calma e serenità dello spirito ma non per questo essere deboli, bensì decisi e determinati nelle nostre azioni, sicuri delle scelte operate e sempre pronti ad affrontare ogni nuova situazione con la giusta grinta.


Chi pratica L'Aikido acquisisce con il tempo un determinato atteggiamento sia fisico che mentale che si riflette nella vita di tutti i giorni soprattutto al di fuori del "Dojo". Nella pratica con il compagno la prassi del saluto, il ringraziamento, il ripetere gli esercizi alternativamente e le tecniche eseguite sempre nel rispetto della sua integrità fisica accrescono il senso di rispetto per il prossimo. Il raggiungimento della corretta esecuzione della tecnica porta ad essere sempre precisi ed accurati in tutti i campi. la ricerca dell'armonizzazione,possibile solo attraverso l'auto correzione,sviluppa il proprio senso critico. L'accettazione dei consigli da parte dei compagni più anziani (sempai)porta ad avere sempre la giusta dose di umiltà. tutti questi costituiscono fattori determinanti per un profondo miglioramento della propria personalità. la pratica dell'Aikido quando è basata sulla ricerca dell'armonizzazione, della tecnica appropriata alla situazione contingente e sul rispetto del partner consente cercare la strategia giusta per raggiungere il proprio scopo. Questo è anche un modello di comportamento applicabile nella vita sociale anche qui, a volte, è necessario sapersi muovere con discrezione cercando sempre la strada giusta per conseguire i propri intenti mantenendo il rispetto per il prossimo.


L'Aikido,dunque,non è soltanto una attività fisica, quale appare a prima vista, ma è un modo meraviglioso per "vivere" la nostra esistenza.

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